Cinque anni fa moriva il grande giornalisa Peppe D’Avanzo

Sono passati cinque anni dalla morte di Peppe D’Avanzo. Giornalista e scrittore italiano, morì improvvisamente il 30 luglio del 2011, mentre stava facendo un’escursione in bicicletta, in compagnia dell’amico Bolzoni e del collega Fausto Gianì.

Peppe D’Avanzo è stato un grande giornalista italiano. Famose le sue inchieste per Repubblica e Il Corriere della Sera. Oggi lo ricorda dal suo profilo Facebook, Ottavio Lucarelli, Presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania.

“CIAO PEPPE. Sulla testata della sezione Inchieste di Repubblica.it c’è una sua frase “Un’inchiesta giornalistica è la paziente fatica di portare alla luce i fatti, di mostrarli nella loro forza incoercibile e nella loro durezza. Il buon giornalismo sa che i fatti non sono mai al sicuro nelle mani del potere e se ne fa custode nell’interesse dell’opinione pubblica”. 
Cinque anni fa moriva Peppe D’avanzo e in tanti salivamo su un treno per Roma per l’ultimo saluto. Poi la bella manifestazione in suo ricordo con oltre mille persone al Maschio Angioino organizzata dall’Ordine dei giornalisti della Campania con il fratello Antonio D’Avanzo, Enzo D’Errico del Corriere della Sera, il presidente del Consiglio comunale Raimondo Pasquino e i “ragazzi” suoi compagni di rugby negli anni Settanta“.

Peppe D’Avanzo era famoso per la caparbietà che metteva in ogni sua nuova inchiesta. Non abbandonava un lavoro, finché non arrivava al nocciolo della questione, finché non arrivava alla verità. A lui si deve un nuovo metodo di fare inchiesta, che porta infatti il suo nome “Metodo D’Avanzo”. Un sistema che è stato d’esempio per molti altri cronisti investigativi italiani. E la frase citata da Lucarelli per ricordarlo, ben spiega quale fosse il suo imperativo di vita.

Con la sua morte, avvenuta improvvisamente cinque anni fa, la stampa italiana ha perso un pilastro del suo stesso sistema. I colleghi, oggi, lo ricordano con affetto, con stima e con ammirazione. La redazione di Voce di Napoli vuole rendere omaggio alla memoria di un giornalista che per tutti noi resterà, per sempre, un esempio da seguire.