Approvato dalla Giunta Regionale il calendario venatorio 2016/2017

Approvato dalla Giunta regionale della Campania il calendario venatorio 2016/2017. Indicate le specie da poter cacciare e i relativi periodi di caccia. La stagione venatoria si aprirà ad ottobre e si concluderà a gennaio.

Di seguito il comunicato stampa:

COMUNICATO STAMPA DEL 16 GIUGNO 2016

CACCIA, APPROVATO DALLA GIUNTA REGIONALE  IL CALENDARIO VENATORIO 2016/2017

ALFIERI: “FAVORIRE IL MANTENIMENTO DEGLI HABITAT E LA CRESCITA DELLA BIODIVERSITÀ”

La Giunta regionale della Campania, su proposta del Presidente De Luca, ha approvato il calendario venatorio 2016-2017. A comunicarlo è il consigliere delegato del Presidente all’Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca, Franco Alfieri.

 

Il calendario indica le specie ammesse e i relativi periodi di caccia. L’inizio è fissato per la terza domenica di settembre (anticipato al 1° settembre, nella modalità dell’appostamento temporaneo, per la tortora, la gazza e la ghiandaia). La stagione venatoria si chiuderà il 30 gennaio 2017 (termine prorogato al 9 febbraio per due specie: colombaccio e cornacchia grigia).

 

Due le principali novità: l’apertura al 1° ottobre e la chiusura al 30 gennaio 2017 per il beccaccino, frullino e tordo sassello; l’ampliamento, con la terza giornata di caccia (sabato) esclusivamente nel periodo dal 1° al 31 ottobre, per il cinghiale.

 

Abbiamo rispettato l’impegno di approvare il calendario entro metà giugno, termine previsto dalla normativa vigente – dichiara il consigliere Alfieri – L’obiettivo è stato raggiunto grazie alla fattiva collaborazione tra gli uffici regionali e il mondo agricolo, venatorio ed ambientale ed il prezioso supporto tecnico-scientifico del Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Regionale (CTFVR) e dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Il calendario è stato articolato nel rispetto dei vincoli ambientali e dei principi generali di protezione della fauna”.

 

Al fine di assicurare nel tempo il mantenimento degli habitat e la crescita della biodiversità – sottolinea Alfieri – abbiamo previsto una serie di prescrizioni che rafforzano l’impegno ‘volontario’ del cacciatore nella gestione ambientale e faunistica, facendone una vera e propria sentinella del paesaggio”.

In particolare, al cacciatore è chiesto di segnalare l’avvistamento di incendi boschivi, collaborare con gli enti preposti, alle attività di spegnimento e contenimento degli incendi, segnalare la coltivazione di cannabis, la presenza di dissesti idrogeologici e principi di frane, l’identificazione e la manutenzione di sentieri montani nonché collaborare alla ricerca delle persone smarrite.

redazione

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