Emergono dettagli sulla vita di Umberto Accurso, il latitante arrestato due giorni fa a Qualiano. Il boss è ritenuto uno dei capi del clan Vannella-Grassi, organizzazione camorristica che opera nell’hinterland napoletano.
Umberto Accurso, inoltre, era colui che organizzò la sparatoria contro la caserma dei carabinieri a Secondigliano, avvenuta il mese scorso. Stando a quanto riferisce il quotidiano Il Mattino, il boss avrebbe ordinato tale atto criminale, per colpire lo Stato, accusato dal boss di avergli tolto i figli.
Dopo l’arresto si è scoperto l’ennesimo legame tra le organizzazioni camorristiche e il mondo neomelodico. Umberto Accurso tempo fa aveva scritto un brano dedicato a suo figlio, che è stato interpretato da un cantante neomelodico, Anthony. L’ha raccontato il quotidiano sopracitato. La canzone s’intitola “‘A libertà” e parla della tristezza che si prova a vivere lontani dai propri figli. Condizione in cui si trovava il boss, da quando aveva cominciato la sua latitanza.
Resta da comprendere quali fossero i rapporti tra il cantane e Umberto Accurso, che negli ultimi due anni era ricercato dalla polizia. La canzone pare sia uscita nel 2015, un anno dopo l’inizio della latitanza del boss. Non è la prima volta che emergono collegamenti tra il mondo della musica neomelodica, un’attività molto diffusa e apprezzata in Campania e quello criminale.
Di seguito il video:
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