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Campania: scatta la caccia alle moschee che reclutano terroristi

Dopo gli attentati a Bruxelles che hanno sconvolto l’Europa, in tutta Italia si stanno rafforzando le indagini sul terrorismo. In Campania sono finite sotto stretto monitoraggio tutte le moschee. Dal centro di Napoli, fino a quelle delle periferie di Giugliano e Caserta, gli edifici di culto musulmani vengono tenuti d’occhio per questioni di sicurezza massima che riguardano l’eventualità che all’interno di esse possano nascondersi terroristi pronti a colpire il nostro paese.

Come riportato dal quotidiano Il Mattino, se Roma è sicuramente il bersaglio prediletto per un attentato di matrice islamica, data la sua importanza politica e soprattutto per la presenza del Vaticano, la Campania non è messa meglio. La presenza molto ampia di migranti spesso clandestini, soprattutto nella zona del casertano, ha spinto l’intelligence nazionale a monitorare in maniera seria le moschee, da sempre luoghi prediletti per l’arruolamento della manovalanza terrorista. A Licola, (tra Giugliano e Pozzuoli), è praticamente tutto in mano ai migranti. Gli italiani che risiedono in quella zona sono davvero pochissimi e in questo luogo c’è una delle moschee tenute d’occhio dagli 007 italiani.

Le moschee vengono ritenute i luoghi migliori per l’aggregazione sociale, dove è possibile inculcare idee di terrorismo ed è più facile venire in contatto con chi vuole organizzare stragi. Ma purtroppo esistono anche luoghi di culto clandestini, situati in garage e sotterranei che non hanno nessun riconoscimento giuridico. Dopo l’arresto di un iracheno a Sorrento, i controlli si sono dunque intensificati. L’uomo era tenuto d’occhio dai servizi segreti belga e francesi e solo grazie ad un mandato di cattura emesso dalla Svizzera si è potuto risalire all’identità del presunto terrorista che si nascondeva nel noto luogo balneare della Campania. La guardia resta dunque altissima anche qui da noi. L’obiettivo è quello di evitare assolutamente attentati di matrice terrorista. E solo grazie alla prevenzione ed al lavoro dell’intelligenze si può sperare di evitare le stragi.

Fabiana Coppola

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