Categorie: Cronaca

Speranza per Carla Caiazzo: il cuore le batte al nome della figlia

Sembra passata un’eternità da quando Carla Caiazzo è stata bruciata viva dal marito e portata d’urgenza all’ospedale Cardarelli più viva che morta. Una storia di gelosia e passione che, ancora una volta, miete vittime. Carla Caiazzo ha 37 anni e dopo una lite violenta è stata bruciata viva dal suo ex compagno, Paolo Pietropaolo di 40 anni. I due non stavano più insieme, nonostante lei fosse incinta di otto mesi del suo aggressore. Quest’ultimo, dopo l’ennesimo litigio, ha cosparso il corpo dell’ex compagna di benzina e le ha dato fuoco. Un gesto estremo da parte di una persona fortemente gelosa ed ossessionata.

Il vicino di casa ha soccorso Carla Caiazzo il prima possibile: la ragazza è stata portata d’urgenza al Cardarelli dove lo staff medico, nonostante non sia stato pre allertato, ha agito tempestivamente. La piccola, che è stata chiamata Giulia Pia, è nata prematuramente ed ora è in cura presso il reparto di terapia intensiva prenatale ma, per fortuna, per lei non c’è più pericolo. Quella di cui bisogna preoccuparsi è la madre che versa in condizioni disastrose. I medici non si sbilanciano sulle sue condizioni di salute: i miglioramenti ci sono ma i dottori preferiscono essere cauti. L’unica cosa dichiarata fino ad ora è che il percorso è ancora lungo ma, nonostante tutto, basi solide per potercela fare ci sono: “La strada è lunga, bisognerà capire le sue reazioni quando tornerà a essere completamente vigile“.

Carla Caiazzo: il cuore le batte forte quando sente il nome di sua figlia

Carla è già stata in sala operatoria per ben due volte: la prima per asportare tutto il tessuto necrotico che le ricopriva il corpo ormai martoriato e la seconda per permetterle di tornare a respirare da sola senza l’aiuto dei macchinari. Per fortuna adesso i polmoni della donna vanno da sé ma le ferite sono ancora troppo dolorose per poterle permettere di essere vigile. Ecco, quindi, che Carla vive in un letto d’ospedale da 3 settimane sotto sedativi, ma una speranza c’è: quando la mamma le ha detto che era nata Giulia Pia il tracciato dell’elettrocardiogramma si è impennato. Questo significa che nonostante la Caiazzo non sia sveglia, la sua coscienza più profonda è in grado di percepire tutto e provare emozioni. Il calore di chi la ama lo sente di sicuro: la madre Adriana, la sorella Daniela e la zia Liliana non si staccano un minuto dal suo letto e poco distante da lei c’è la figlia che aspetta di conoscerla. L’amore di una madre è il motore propulsore di ogni cosa e siamo certi che Carla ce la metterà tutta per abbracciare la sua piccola.

Carlo Ranieri

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